Cosa resta del tempo, 2022,
libro d’artista
Una metafora che parla di valorizzazione, della persistenza, e dell’importanza del passato nel presente. Parla di come viviamo passivamente le cose quando ormai sono per noi un abitudine.
Vivendo vicino Firenze, non è difficile abitare a pochi passi da una villa Medicea. Infatti a pochi chilometri da casa mia ce ne sono tre. Negli anni, un po’ tutti abbiamo accumulato in casa libri e libretti e sull’argomento, e siamo abituati alla presenza silenziosa di questa nobile famiglia.
In cantina ho trovato un libro sulle ville e parchi Medicei della zona, ma era ammuffito. Era composto da circa 250 pagine, dove si susseguivano fotografie di stanze, statue, fontane e giardini. Per ogni elemento c’era una descrizione di varie pagine, e le foto erano ingrandite di pagina in pagina fino al dettaglio.
Purtroppo, metà del libro era ammuffito, e le pagine incollate tra loro. Così ho pensato di rilegarlo nuovamente, evidenziato gli elementi visivi più comuni e ricorrenti del periodo storico. Mentre, dalle pagine di testo ammuffite si puo intuire il contesto e le vicissitudini dell’epoca.
Le pagine sono composte da ritagli del libro e mie fotografie, uniti in collages per creare nuove immagini e nuovi significati.
Copertina in stoffa
Rilegatura giapponese
Carta patinata e fotografica
20 pagine
28×35 cm
Copia unica